domenica 30 maggio 2010

Nico, ad un anno

Ti saluta
l'ulivo
ridondante
di mignole,
ti saluta
il mare
da più giorni
infuriato,
ti salutano
gli amici
silenti,
nella tua Liguria
radicati.

Pia - 30 maggio 2009

giovedì 27 maggio 2010

A Bordighera, sabato


CIA
(Confederazione Italiana Agricoltori)
e
AMES LIGURIA

invitano alla presentazione del libro

Le radici di un percorso

L’associazionismo agricolo
nella provincia di Imperia

di Mario Genari e Maria Pia Viale

sabato 29 maggio 2010 ore 17.30

Relatori:

Paolo Veziano e Gian Paolo Lanteri

Palazzo del Parco - Sala Rossa

Bordighera


Seguirà rinfresco per i partecipanti

domenica 23 maggio 2010

Di te e del tuo amaro

Che ipocriti, oh vita, che assassini
gli uomini che giudicano, che non vedono
come dietro ogni estremo desiderio di te
come dietro ogni attimo di gioia
che tocca a chi ti ama a dismisura
vi è lunga sofferenza immedicabile.
Che ipocriti, e che abile
feroce equilibrio esibiscono
che sobrietà, che dirittura,
andandosene per una via sicura, al riparo.
E vorrebbero ucciderci, noi che non abbiamo
altro che folle amore di te e del tuo amaro.

Giuseppe Conte (Imperia, 1945)

mercoledì 19 maggio 2010

Ventuno

Valeria Martini
Acrobazia fotografica di Marlor58


Le piaceva, fino a ieri, dire che aveva vent'anni, ma da oggi dovrà cambiare dicitura: se pesa a lei con quelle poche decine e poche unità, figuriamoci a noi...
Tuttavia ha da essere contenta per il fatto che l'augurio che le dedicai qui in occasione del suo ventesimo compleanno, si è verificato: ha scelto di studiare musica e così ha avuto modo di iscriversi e frequentare con entusiasmo il Centro Professione Musica di Milano, meglio conosciuto come CPM, fondato e diretto da Franco Mussida, il mitico chitarrista della PFM.

...sempre Marlor58...

"E allora quest'anno le auguro che la sua scelta possa portarle soddisfazioni e buona riuscita."

sabato 15 maggio 2010

Galimberti al Casino di Sanremo

Umberto Galimberti (1942)

Durante la rassegna dei "Martedì letterari" che si svolgono ogni anno al Teatro del Casino di Sanremo, martedì scorso era ospite Umberto Galimberti. Con l'amico Gian Paolo ho avuto modo di assistere alla sua "lezione" di filosofia, che ruotava intorno al tema del suo ultimo libro "I miti del nostro tempo". In sostanza Galimberti "distrugge" nel suo saggio ben 28 miti, 14 individuali e 14 collettivi, esponendoli alla critica e richiamando la nostra presenza al mondo.
E' stata una "lezione" davvero interessante, anche se non ha certamente esposto tutti i miti di cui parla nel libro.
Mi ha colpito molto quando ha approfondito il concetto di contemplazione quale metodo per perseguire la conoscenza, scardinando il torpore che i miti ci creano, perchè facilitano il giudizio e ci rassicurano. Svegliarsi dalla quiete apparente delle idee mitizzate significa affrontare le molte sofferenze, i molti malesseri che si accovacciano nel nostro pensiero e ci impediscono di comprendere il mondo in cui viviamo.
Galimberti è una delle belle menti pensanti in questi tempi nefasti, che ci indica la strada per non rimanere intrappolati ed avulsi nelle confuse nebbie dell'effimero in cui ci catapulta la realtà di ogni giorno.
Contemplazione, comprensione e lucidità è ciò che ci propone.

mercoledì 12 maggio 2010

Maggiolata

Maggio risveglia i nidi,
maggio risveglia i cuori;
porta le ortiche e i fiori,
i serpi e l'usignol.
Schiamazzano i fanciulli
in terra, e in ciel gli augelli;
le donne han nei capelli
rose, ne gli occhi il sol.
Tra colli, prati e monti,
di fior tutto è una trama:
canta, germoglia ed ama
l'acqua, la terra, il ciel.

Giosuè Carducci (1835 - 1907)

lunedì 10 maggio 2010

Speranze

Elyas Puccica

Misconosciuto dai più, nel Ponente ligure e nel basso Piemonte si giuoca da oltre cent'anni al Pallone Elastico, balùn per i Liguri, balòn per i Piemontesi.
Nato nelle piazze dei paesi, ha poi trovato la sua debita collacazione negli sferisteri. Da anni soffre il rischio di essere sempre meno giocato, ma la passione che muove coloro che lo amano porta a non arrendersi e a continuare con grandi sforzi e dedizione questa bellissima tradizione.


Elyas mentre si benda il pugno

Occorre bendare accuratamente il pugno con cui si colpirà la palla elastica, che per gli esordienti pesa 140 grammi. Ovviamente si gioca con la destra o la sinistra a seconda della predisposizione della persona: Elyas è mancino, ma la maggior parte dei giocatori sono destri.

Elyas alla battuta

Il battitore è il ruolo più ambito. La squadra è composta da 4 giocatori: il battitore-caposquadra, la spalla e due terzini. Il punteggio è uguale a quello del Tennis, anche se le regole del gioco sono diverse.
Il battitore svolge un ruolo di primo piano e la responsabilità di cui è investito è alta: diventare un bravo battitore è un impegno non indifferente, necessita di molto allenamento e non sempre un ragazzo ha la stoffa per diventare tale, mentre può benissimo essere valido per uno degli altri ruoli.

Palleggio con i compagni di squadra

Da un paio d'anni anche nell'estremo ponente ligure esiste uno sferisterio vero e proprio: nell'arco di trent'anni sono stati fatti 3 tentativi, fondando rispettive società, ma soltanto "Le valli del Ponente" è riuscita nell'intento e gli appassionati gliene sono infinitamente grati, perchè le speranze erano ormai perdute da tempo.

Samuele Pagotto

Samuele ha il nonno, Pierino Aprosio, che allena la squadra degli esordienti di San Biagio della Cima, luogo in cui è stato costruito il campo e che ha dato i natali allo scrittore Francesco Biamonti.
Per Samuele il balùn non è una novità, perchè ne ha respirato l'essenza da quando è nato: è spontaneo, serio e mi sorprende come sappia già usare i termini tipici quando ne parla...

Elyas e, a fondo campo, i fratelli
Cassini Samuele e Fabiano

Non è uno sport come gli altri: mantiene intatte certe caratteristiche "antiche", perchè i ritmi non possono che essere quelli di un tempo e la mancanza di popolarità lo relega ad una semplicità ed ad una assoluta mancanza di enfasi. A volte penso che non sia facile per i ragazzi d'oggi ritrovarsi in questa dimensione, perchè è molto rarefatta e spoglia, ma a mio avviso, molto sana.

Bel colpo, Samu!

Sudano, sbagliano, non capiscono bene perchè certe volte centrano perfettamente la palla e altre la sbagliano in pieno... Si chiedono, sperano, lottano per diventare bravi e saper giocare a questo benedetto pallone elastico: non hanno vissuto da bambini, come la mia generazione, il grande fermento nelle piazze quando tutti i pomeriggi d'estate si giocava e si andavano a vedere le partite dei tornei nei vari paesi della zona, protagonisti i nostri stessi padri o altri familiari o gente del proprio paese per cui tifare con passione... ma ho capito che piano piano quella passione ex-novo sta entrando dentro di loro e crescerà.

Elyas

Raccontavo ieri a Elyas che Friedrich Nietzsche, nei suoi viaggi in Italia e sulla Costa Azzurra, si imbattè in qualche partita di pallone elastico e ne rimase colpito, al punto di descrivere le posture del giocatore come "sculture"...

Samuele e la sua grinta...

Questi ragazzi sono la nostra speranza: noi cinquantenni siamo stati l'ultima generazione pienamente coinvolta in questa tradizione ed è proprio un mio coetaneo, Giampiero Rossi, che avendo tempo e passione a disposizione, si occupa di coltivare questo vivaio di promesse, accompagnandoli agli allenamenti e alle trasferte in Piemonte e in Riviera per il campionato esordiente, gruppo B, visto che ce ne sono ben quattro...

Aspettando che arrivi la palla...

"Quante ore vi toccherà giocare, ragazzi, prima di sfoderare il meglio di voi stessi... Il balùn è difficile! Ci vogliono parecchie qualità per diventare bravi giocatori: colpire la palla con il pugno non è così facile come con una racchetta, un tamburello o una mazza da baseball... E poi fa anche un pò male... E occorre tempismo, precisione, astuzia, agilità, forza, scaltrezza... Coraggio ragazzi, ce la potete fare!"

I "tempi" del balùn

Ci sono molti tempi "morti" in questo gioco: durante il cambio campo, ad esempio, oppure nell'attesa che venga effettuate una battuta. Tuttavia sono tempi "pieni" perchè nella loro staticità restituiscono riposo, riflessione sulla strategia da adottare o per conversare anche con il pubblico, che è lì, ad un passo...

Silvano prepara Fave, salame e buon vino Rossese

Non può di certo mancare un buon finale: a seconda dei periodi si degusta ciò che Madre Terra offre: ora è il momento delle fave con il salame e, visto che siamo in Liguria, questo passa il convento. Quando si va in Piemonte ci si adegua alle loro prelibatezze e ai loro vini.
Esiste ancora qualcosa che permette ritmi a misura d'uomo, semplicità, umiltà e aggregazione e dove le tifoserie, a fine partita, mangiano e bevono assieme: una ricchezza davvero preziosa, di cui sono sostenitrice e difensore!

domenica 9 maggio 2010

Sì, la mamma...

...nonchè bisnonna!

Iole Mazzini (1923) con il pro-nipote Elyas

"Oggi è la tua festa, meritata, guadagnata, dovuta...
Ogni giorno che passa, averti tra noi è un dono immenso e nulla potrà contraccambiare ciò che da te riceviamo.
Grazie di esserci, di stare bene e di essere sempre una forza per tutti noi.
Auguri, mà."

sabato 8 maggio 2010

Orazio Raimondo - Sindaco di Sanremo nel 1906

Orazio Raimondo (Sanremo 1875 - 1920)

Alle elezioni amministrative del Luglio 1906 la lista del Partito Socialista Italiano dell'avvocato Orazio Raimondo ottenne la vittoria. Raimondo fu proclamato sindaco nel corso della prima riunione. La nuova amministrazione proseguì tutte le opere che erano state messe in cantiere dalla precedente amministrazione Mombello, in particolare quel che riguardava l'ampliamento delle due strade di comunicazione a levante e a ponente. Fu inoltre resa carrozzabile la strada per San Romolo.

Importante fu la municipalizzazione dell'acquedotto cittadino, infatti con un contratto stipulato il 25 Giugno 1907 il Comune ne acquisì dall'ingegnere Marsaglia la proprietà. Si poté così migliorare tutto l'impianto, e in particolare proteggere meglio le fonti.

Il 14 Aprile 1907 fu organizzata la prima edizione della Milano-Sanremo vinta dal francese Lucien Mazan soprannominato (Petit Breton). Fu inaugurato il nuovo ospedale pediatrico Andres Nuñez del Castillo, progettato dall'ingegnere Pietro Agosti, futuro podestà. Il 26 Aprile 1908 si inaugurò il monumento a Giuseppe Garibaldi, opera dello scultore Leonardo Bistolfi. Per iniziativa di Orazio Raimondo sempre nel 1908 fu svolto il congresso di idrologia e climatologia che riunì a Sanremo alcuni dei più importanti medici e climatologi italiani e stranieri, e i direttori di alcune importanti stazioni climatiche.
Sotto l'amministrazione Raimondo, il 20 Maggio 1906 fu eretto il primo cinematografo permanente nel parco dell'hotel Eden. Nel Giugno 1908 il sindaco Orazio Raimondo si dimise spianando così la strada a nuove elezioni amministrative che, svoltesi nel 1908, furono vinte dal partito costituzionale di Alfredo Natta Soleri; la sconfitta elettorale fu in parte determinata dalle accuse mosse alla precedente amministrazione di aver dilapidato il pubblico erario.
Fonte: Wikipedia.

...avrà dilapidato il pubblico erario, ma in due anni di cose ne ha fatto e soprattutto ha rispettato l'interesse pubblico. Non dimentichiamo che il suo lascito ha dato vita alla Stazione Sperimentale per la Floricoltura, come potete leggere nel post di ieri, da cui si traggono benefici ancora ai giorni nostri.

giovedì 6 maggio 2010

La Stazione Sperimentale per la Floricoltura di Sanremo

La marmorea scritta all'entrata
della Stazione Sperimentale per la Floricoltura
di Sanremo

Il 25 Gennaio 1925 con Regio Decreto n. 129 nasce in Italia il primo Ente che si occupa esclusivamente di floricoltura e prende il nome di Stazione Sperimentale per la Floricoltura “Orazio Raimondo” dal nome di un emerito cittadino di Sanremo, sindaco socialista e famoso avvocato penalista (processo Contessa Tiepolo a Venezia) che in morte aveva legato la sua proprietà al futuro ente, che si sarebbe occupato dello sviluppo della floricoltura: erano gli albori della floricoltura industriale. Morì a soli 45 anni nel 1920 e non vide nascere la Stazione, il cui decreto diede la fama a Sanremo di “Città dei fiori”.

Nel tempo assunse la denominazione di "Istituto Sperimentale per la Floricoltura".


Villa bel Respiro - sede dell'Istituto

Nel 1953 la Stazione si dota anche di una sede con la donazione da parte dell’Amministrazione Aiuti Internazionali della Villa Bel Respiro con il giardino adiacente. Negli anni precedenti la Sede era nella Villa Meridiana, la residenza del prof. Mario Calvino, con 300 metri di giardino adibito alla ricerca. Dagli originari 5.000 metri quadati di terreno, oggi la Stazione vanta 3 ettari di proprietà.


Mario Calvino, emerito agronomo sanremese
e padre dello scrittore Italo Calvino

Mario Calvino nasce a Sanremo il 26 Marzo 1875, si laurea a Pisa in Scienze Agrarie nel 1899 diventando più tardi libero docente della stessa disciplina. Nel 1901 è nominato Direttore della Cattedra ambulante di Porto Maurizio, Imperia, Olivicola e Orticola.

Nel 1909 si reca in Messico e in altre zone del Centro America per svolgere attività di ricerca e sviluppo delle agricolture locali insieme a Eva Mameli, una studiosa di botanica, valida e insostituibile collaboratrice, che diventerà sua moglie.
Nel 1917 sono entrambi a Cuba, a Santiago de las Vegas dove svolgono la loro attività di ricerca agronomica presso la locale Stazione Sperimentale. Nel 1923 nasce il figlio Italo.

In seguito si trasferiscono nel sud-est dell’isola, quando Calvino riceve l’incarico di fondare una stazione sperimentale per lo studio della canna da zucchero da parte di una ditta locale.

Molteplici sono i loro studi nel campo fisico e biologico ma mai disgiunti dall’applicazione pratica: Mario Calvino era convinto, infatti, che il miglioramento delle attività agricole avrebbe contribuito notevolmente al progredire delle condizioni sociali ed umane dei popoli.

La meravigliosa Villa Bel Respiro
in corso Inglesi a Sanremo


I suoi numerosi viaggi all’estero gli permettono intanto di perseguire un’attenta opera di ricerca di piante adatte ad essere impiantate nel particolare clima di Sanremo, i cui semi vengono selezionati e spediti con regolarità alla Stazione “Orazio Raimondo”.

Dopo il suo rientro in Italia nel 1925 come Direttore della Stazione Sperimentale di Floricoltura “Orazio Raimondo” sviluppa la coltivazione della Sterlitzia reginae.



Calvino è stato un grande divulgatore della floricoltura, egli aveva intravisto lo sviluppo che avrebbe assunto la coltivazione dei fiori, ma soprattutto, grazie ai suoi contatti, Calvino compie una grande opera di introduzione di germoplasma subtropicale, anche australiano. Emerge così la sua grande opera di promotore dell’evoluzione genetica floricola: fu infatti il primo ad inculcare ufficialmente ai coltivatori la convenienza di occuparsi di ibridazione e selezione.



L'ingresso della Villa
e il busto dedicato a Mario Calvino


Nell’Aprile 1926 sulla rivista “Costa azzurra” Calvino scriveva:
unica nel mondo è la nostra Riviera con le sue ricchissime coltivazioni, il suo sistema di irrigazione, i suoi terrazzi, l’intensità della sua agricoltura speciale, basato sulla piccola proprietà e su specie e varietà di piante poco comuni, tanto che appena mezzo metro quadrato di terreno sostenuto da un muro alto tre metri ed esposto bene al sole, un luogo riparato dai venti del nord, si è arrivati ad ottenere, coltivando una pianta di Strelitzia Reginae Banrs, 400 lire di fiori in un solo inverno”. Bei tempi, aggiungo io...


La Biblioteca all'interno della villa,
un "piccolo mondo antico"

Oggigiorno l'Istituto Sperimentale per la Floricoltura si chiama CRA-FSO ovvero: Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura e Unità di Ricerca per la Floricoltura e le Specie Ornamentali... Un sigla impossibile! Non c'è più poesia, a questo mondo...

martedì 4 maggio 2010

Vicino a Giarevel

"E' stato centrato da un'auto pirata immatricolata nel Principato di Monaco, mentre si stava scaldando, in bicicletta, per una gara di triathlon a Roquebrune, in Francia. Il conducente della vettura si è dato alla fuga ed è tuttora ricercato.

Il regista e scrittore, nonchè atleta, Giacomo Revelli, 35 anni, di Taggia, è ricoverato in coma farmacologico all'ospedale di Nizza Saint Roch, per le gravi lesioni riportate."

E' Giarevel, un amico, un'anima bella, protagonista del racconto L'incontro e del blog Baroni rampanti ed io lo penso con la speranza che possa guarire al più presto.
Mi dispiace tantissimo, Giacomo, ti penso e ti auguro di tornare presto tra noi.

sabato 1 maggio 2010

Stolen moments

Il gruppo musicale Stolen moments

Il loro nome significa "momenti rubati" e anche le fotografie possono essere considerate tali.
Ed io, oggi, in quel di Santa Giusta a Perinaldo, ne ho approfittato...

Angelo Guglielmi, il maestro

Da musicanti a musicisti: ci si sono messi d'impegno e adesso iniziano a raccolgiere i primi frutti. Da anni suonano nella Banda musicale di Bordighera, ma volevano anche costituire un gruppo con un repertorio diverso da quello bandistico e ci sono riusciti.

Paolo Gastaldi, Manuela Biancheri

Il loro repertorio spazia dal blues alla bossa nova al jazz e a piacevoli pot pourri di musica leggera.
Oggi hanno deciso di suonare fuori dal solito ambito in cui provano per "misurarsi" con lo spazio aperto, con qualche spettatore e con un'impertinente pioggerellina che ogni tanto faceva la sua comparsa...

Pasquale e Davide

Il mitico Pasquale è meraviglioso: adattabilissimo anche a questa esperienza, espleta contemporaneamente la funzione di musicista e di caricatura, perchè è troppo simpatico!

Angelo, Bruno Sasso e Marco Ramoino

All'unisono le trombe: impegno massimo e la voce si staglia squillante così come lo strumento richiede...

Elvio Viale

Dal basso-tuba alle tastiere, Elvio esprime la sua capacità polistrumentale, oltre alla capacità di aver voluto con forza dar vita a questo gruppo, procurando tutta l'articolata strumentazione necessaria, seguendo aste e convenienti offerte di acquisto sul web.

Massimo e Lello

Ed eccoci alle "corde": il tabaccaio del paese e un impiegato che rafforzano il principio di quanto la musica sia importante nella vita delle persone. Infatti, al di là dell'attività svolta, sono moltissime le persone che appartengono a gruppi musicali, rivelando una parte di sè inaspettata, che per anni hanno coltivato nell'ombra.

Gli "Stolen moments" nella spianata di Santa Giusta

E così, nella magnifica cornice di Santa Giusta, oggi mi sono gustata una delle prime esibizioni dei miei amici musicisti che il primo agosto suoneranno nel centro storico di Vallebona.
Il Primo Maggio c'è chi va al concerto a piazza San Giovanni e chi, come me, va a "rubare momenti" a Santa Giusta!