sabato 31 gennaio 2009

Perla di saggezza (2)

Ho conosciuto bene e male,
peccato e virtù, giustizia e ingiustizia;
ho giudicato e sono stato giudicato;
sono passato attraverso la nascita e la morte,
attraverso la gioia e il dolore, il cielo e l'inferno
e alla fine ho capito
che io sono nel tutto
e il tutto è in me.

Hazrat Inayat Khan

L'autore è il fondatore del movimento Sufi, di cui conosco assai poco: ne parla il sito http://www.movimentosufi.com/
Ho trovato questa frase alla fine del libro "Malattia e destino" di T. Dethlefsen e R. Dahlke, edizioni mediterranee.
Questa perla di saggezza esprime, a mio avviso, la sintesi.

venerdì 30 gennaio 2009

Et voila: c'est moi!


Oggi ho passato l'intera giornata in campagna per svolgere una particolare "potatura verde" sulle piante di ginestra che coltivo, che mi garantirà una buona qualità di prodotto per il prossimo inverno. Si ha tanto tempo per pensare, in campagna, e così cercavo di immaginare i volti, l'età, la presenza di quei blogger con cui da circa due mesi quasi ogni giorno ho uno scambio di post e di commenti.
Alla fine mi sono detta che ciò che conosco è il loro "pensiero", ma non ho altri elementi cui riferirmi... E così ho deciso di "presentarmi", con questo ritratto assai recente e, dato che non ci si ama mai abbastanza, giudicato da me stessa anche assai "decente".
Non ero sorridente per la circostanza, ma tendenzialmente sono sempre così, anche se nella mia vita ci sono stati anni difficili in cui sorridere non era facile.
Adesso sono abbastanza serena, magari spesso preoccupata o affaticata, ma il mio animo è più sollevato e mi piace portare nel mondo un pò di gaudio.
Menomale che la mole è nascosta, ma vi garantisco che è "consistente"!
Piacere, ragazzi, vi presento Pia...

mercoledì 28 gennaio 2009

I giorni della merla

Ve la ricordate la leggenda che ci raccontavano a scuola per spiegare il motivo per cui i merli sono di colore nero?
Ne ero affascinata.
Dato che non amavo e non amo particolarmente il freddo, pensavo a quell'uccello costretto a starsene vicino a quel comignolo per sopravvivere a quelli che erano considerati i giorni più freddi dell'inverno (29, 30 e 31 gennaio) e che, da bianca come era in origine, si ritrovò completamente nera.
Ero contenta che avesse trovato un pò di calore, ma non potevo fare a meno di pensare che si trovasse tuttavia all'aperto, senza protezione.
E anche adesso, quando fa freddo, piove e soffia quel ventu gerau, spesso mi chiedo come si difendono gli animali, in particolare gli uccelli, perchè mi sembrano i meno protetti di tutti.
Dove troveranno riparo quando infuria l'intemperia?

martedì 27 gennaio 2009

A10 ovvero l'Autostrada dei Fiori

La A10 è quella tratta di autostrada che congiunge Ventimiglia a Genova.
Costruita circa 40 anni fa, l'opera fu senz'altro costosa e ciò giustificava l'alto prezzo del pedaggio.
Penso di poter affermare che non sarà stata di sicuro l'unica autostrada costruita in zone impervie, dato che l'Italia, a parte la Padania, è prevalentemente montuosa.
In breve: per un tratto di circa 100 km si spendono 10 euro.
Suppongo che non ci siano altre tratte in tutta Italia così esose e questo post vorrebbe essere un sondaggio per capire se è vero, perchè allora dovremmo interpretare questa situazione come un contrappasso che tocca a noi Liguri, che in materia di "palanche" (soldi) abbiamo una certa reputazione...
Provate a valutare quanti km fate di solito oppure occasionalmente in autostrada e vedete se vi costa 0,10 di euro a km!
Qualche tentativo per abbassare questo prezzo so che in passato è già stato vanamente intrapreso: possibile che non si possa proprio fare nulla?



domenica 25 gennaio 2009

Ventu gerau

Ventu gerau vuol dire vento freddo in dialetto ligure, anche se "ligure" è un pò troppo generico, dato che le variazioni dialettali da luogo a luogo sono davvero tante. All'estremo Ponente si dice così e l'espressione indica che fa davvero freddo, perchè in questa zona, si sa, abbiamo il clima mite ed il vento è l'elemento per eccellenza che fa sentire penetrante il disagio delle basse temperature.
Sulla costa e nel primo entroterra, dal mese di novembre il termometro, al mattino, non ha mai superato i 10 gradi, ma neppure sforato lo zero: rispetto alle altre zone d'Italia, quindi, si può dire che è una condizione invidiabile. E' piovuto ogni volta che dalle altre parti è nevicato, ma le mareggiate hanno senz'altro passato la misura e anche in questo caso il vento ci ha messo ben bene lo zampino.
Chi lavora in campagna ha osservato che, generalmente, le stagioni sono "biennali": ad esempio, è il secondo inverno consecutivo che presenta più o meno le caratteristiche di quello passato.
Era dalla stagione 1999-2000 che non avevamo "inverni" nel vero senso della parola.
Per il lavoro floricolo sono ottimali, purchè il termometro non si azzardi a far scendere la colonnina troppo al di sotto dello zero e la neve non faccia la sua comparsa.
Questa, d'altronde, è la Riviera dei Fiori.

venerdì 23 gennaio 2009

Perla di saggezza

" In tutto il cosmo niente ha maggior valore
di ogni singola anima
e le azioni che ogni singola anima compie,
innalzano
il resto dell'umanità
per sempre.
Questa è l'importanza
di ogni essere umano".
Ho ricevuto questa perla di saggezza dal mio amico Andrea Guglielmi che vive in Messico.
Rileggerla, ogni tanto, mi permette di recuperare una visione della vita in senso lato.
La pubblico per condividerla con voi.

giovedì 22 gennaio 2009

Paolo Rossi a Bordighera

Sono appena tornata dallo spettacolo teatrale "Sulla strada ancora" di Paolo Rossi e Stafano Benni.
Protagonista unico in scena, Paolo Rossi ha mescolato, come nel suo stile, la realtà con l'immaginazione, offrendo un percorso in divenire ricco di affabulazioni, monologhi, poesie, barzellette e vita vissuta: una vera e propria lezione di teatro popolare.
E' stato davvero bravo, anche se a volte si fa fatica a seguire il suo itinerario surreale o "patafisico" ( se non ho capito male il termine).
Divertente, pungente, satirico, intelligente, ha racchiuso in modo circolare affatto discontinuo le tematiche più svariate, con quel dono che posseggono gli artisti di saper armonizzare ciò che solitamente è frammentato nella mente di ognuno di noi.
La vita, a volte, sa essere generosa.
Conoscete questo happening di Paolo Rossi? Qualcuno di voi l'ha visto?

mercoledì 21 gennaio 2009

The day after

Quando piove i contadini rimangono a casa perchè in campagna non possono lavorare. Cosi ieri mi sono vista su SkyTg24 tutta la diretta di non so quante ore per il giuramento di Obama.
Un evento davvero eccezionale, anche se al momento del discorso ero già un pò distratta perchè avevo ripreso a circolare sui vari blog.
Di tutto ciò che ho ascoltato, la cosa che mi ha colpito di più è stata la notizia che la famiglia Obama consuma cibi biologici: questa particolarità mi è sembrata davvero importante, perchè è già una svolta.
Non sono, purtroppo, un'assidua consumatrice di cibo bio: faccio il pane con la farina bio e tutti i cereali e la pasta che abitualmente mangiamo hanno quella provenienza, ma ho pensato che quella notizia potrà avere sulla gente una presa importante.
Cosa ne dite?

martedì 20 gennaio 2009

L'amour toujours

Amare sempre
amare tutto
l’alba e il tramonto
il seme e il frutto
le onde quando infuriano
la geometria delle stelle
le api dentro i calici
gli sciami delle farfalle
le nuvole che volano
e si addensano in cielo
il vento e la siccità
la grandine ed il gelo
il vino dentro la botte
lo sperma della notte
amare sempre
amare tutto
la rovina e la crescita
la gioia e il lutto
la carne che ti scardina
l’angelo che ti sfiora
la giovinezza torbida
l’esitante vecchiaia
il dio dell’invisibile
dovunque egli ti appaia
amare nei suoi contrasti
la vita tutta intera
e amarla sino alla fine
cercando la primavera.

Giuseppe Conte
(Imperia, 1945)

domenica 18 gennaio 2009

I finti giardini

Claude Monet - Bordighera

Oggigiorno attorno ad una nuova abitazione è consuetudine creare un giardino.
E' un ambiente sicuramente gradevole alla vita degli individui: piante, forno a legna, barbecue, comodi arredi e tanto tappeto di erbetta all'inglese.
La "globalizzazione" dei finti giardini contribuisce a neutralizzare la biodiversità: in questo modo diventano dei "non-luoghi", esattamente come gli autogrill, che sono tutti uguali in qualsiasi posto essi si trovino.
Questa riflessione mi sorge ogni qualvolta passo per le stradine e le case (o ville) comprese in quella fascia che sta tra la via Aurelia e la via Romana a Bordighera: ecco, lì ci sono ancora dei veri giardini, con piante tipiche del luogo, come mandarini, limoni, aranci, rose, gelsomini, glicini, palme, filodendri ecc, in quelle aiuole spesso ottenute mettendo dei coppi di costa e incastrati tra di loro.
Un gazebo con un tavolo e qualche sedia solitamente in ferro lavorato completano l'opera.
Spesso rimane anche qualche piccolo angolo da destinarsi ad orto, per poche piante di pomodoro, basilico, peperoni, melanzane d'estate e finocchi, cavoli, insalata e quant'altro d'inverno.
Ecco, quei veri giardini sono pieni di poesia...


sabato 17 gennaio 2009

Stones Cafè

Dopo 50 anni, a Borghetto San Nicolò oggi riapre un... bar!
Ad intraprendere questa iniziativa è Claudio Tamagno, che ha trasformato una parte del magazzino utilizzato per tanti anni dai genitori per la lavorazione dei fiori in un accogliente localino.
Il bancone tutto in pietra, che ha solleticato poi il nome di "Stones Cafè", è stato costruito dal fratello Lorenzo: insomma, i due fratelli, artigiano edile l'uno ed elettricista l'altro, hanno svolto buona parte dell'opera che ha dato vita al bar.
Borghetto è situato a metà strada tra Vallebona, che di bar ne conta tre, e le Due Strade, assai abitata periferia di Bordighera, con quello di Rosella: da oggi ne avrà uno tutto per sè!
Un pò di problemi saranno creati dalle macchine o dai motorini che spesso verranno lasciati sui marciapiedi del circondario e creeranno un pò di caos: questo penso che sia l'aspetto più sfavorevole dell'iniziativa.
Per il resto non rimane che augurare lunga vita allo Stones Cafè e complimentarsi con i fratelli Tamagno per aver avuto questa intraprendenza: auguri davvero, con i tempi che corrono!
E pensare che fino a qualche decennio fa, qualsiasi attività venisse intrapresa era quasi garantito che avrebbe funzionato. Come sono cambiati i tempi...

giovedì 15 gennaio 2009

Fatica e comodità

Osservando il comportamento umano nelle sue più svariate manifestazioni, si nota e si sa che l'uomo si è molto adoperato per eliminare il più possibile la fatica fisica dalla sua esistenza ottenendo un mare di comodità impensabili fino a mezzo secolo fa.
La fatica fisica "prosciugava" l'energia delle persone che non potevano per così dire "perdersi" in tante belinate (bazzeccole).
La comodità del giorno d'oggi, invece, lascia molto più spazio alla mente per vagare e questo è un enorme vantaggio, ma anche un rischio, perchè si può di perdere di vista ciò che veramente conta, soprattutto l'essere presenti a ciò che si fa o a ciò che si è.
De André si riferisce alle prostitute quando dice: "...quando ci voleva, per fare il mestiere, anche un pò di vocazione...", ma come tutte le frasi azzeccate il significato si può estendere in tutte le direzioni.
Eh sì, se ci fosse un pò più di passione o di vocazione nell'assolvere ognuno le proprie mansioni non saremmo ridotti, col progresso ormai raggiunto nel nuovo millennio, a tanta incuria e a tanta incapacità attorno a noi.
E questa grande ricchezza di cui disponiamo, ovvero la facoltà di spaziare con la mente, spesso e volentieri si risolve in una mega distrazione, da cui non se ne trae nulla di buono.
Consapevolezza, grazia, dedizione dove siete andate a finire?



mercoledì 14 gennaio 2009

Tilt

Puntualissima, circa ogni 4 mesi, la mia gastrite fa la sua comparsa: inizia con un terribile mal di stomaco che continua ininterrotto, al quale non trovo rimedio che tramite un paio di flebo presso il pronto soccorso più vicino.
Ho sperato che le cose rientrassero assumendo il solito farmaco, ma a mezzanotte non ho più resistito e sono partita alla volta dell'ospedale di Bordighera: per assolvere a tutta la trafila ci sono volute più di tre ore...
Adesso sto un pò meglio, ma mi sento molto stanca.
Negli ospedali vado sempre col cuore aperto, dando fiducia e considerando che le persone che sono operative "stanno lavorando" e ne ho profondo rispetto. L'unica cosa che mi chiedo è: "Sarà così difficile per loro avere un briciolo di grazia in più sia verso le strutture, sia verso le persone?"
Secondo voi, chiedo troppo?

domenica 11 gennaio 2009

Fabrizio De André

E' sempre un regalo ascoltare le sue canzoni, che riescono a toccarci in molte sfere del nostro essere.
Come un ricco che da ai poveri.
Possiamo ascoltarlo quando vogliamo, non ci mancano di certo i suoi cd, ma una trasmissione a cui possono accedere moltissime persone ci dà il senso della condivisione, che trovo davvero importante: il modo migliore per ricordarlo.
Mille anni ha il mondo mille ancora
che bell'inganno sei anima mia
e che bello il mio tempo che bella compagnia...

venerdì 9 gennaio 2009

Il Rossese

Nell'estremo ponente ligure si produce il vino Rossese.
E' un vitigno tipico di questa zona in quanto si rivelò essere l'unico ad adattarsi bene al territorio e al clima.
Il vino è di color rubino, un pò "difficile" al palato dei più, non molto conosciuto, ma apprezzatissimo dalla gente del posto.
Ha una D.O.C., ovvero "Rossese di Dolceacqua" ed è coltivato in un comprensorio non molto vasto, che abbraccia due vallate, la val Nervia e la val Verbone: Camporosso, Dolceacqua, Soldano e San Biagio della Cima sono i comuni di maggior produzione.
San Biagio è il paese natale dello scrittore Francesco Biamonti, che cito perchè amava particolarmente questo vino.
Il Rossese si adatta a tutte le pietanze liguri locali ed è meraviglioso berlo nelle poche cantine rimaste, quelle dei centri storici, in cui l'atmosfera è davvero al di là del tempo.
Sì, perchè in tu fundu (in cantina), la dimensione è decisamente umana: se si entra, bisogna lasciare la fretta fuori dalla porta ed il Rossese aiuta ad arrivare fino in fondo in tutti i sensi...
A parte i blogger locali, qualcuno di voi lo conosce?
E voi, blogger locali, che lo conoscete, siete d'accordo?

giovedì 8 gennaio 2009

La filodiffusione

Ve la ricordate?
Ha sempre avuto, per me, qualcosa di misterioso. Le poche volte che sono stata in albergo negli anni in cui era in auge mi sembrava una "voce" surreale, qualcosa che non proveniva dall'uomo, ma da qualche entità diversa.
Invece era un sistema di trasmissione radio via cavo, nato nel 1931 in Svizzera per ovviare le difficoltà create dalla morfologia del territorio a trasmettere via etere.
In Italia si iniziò ad usarla nel 1958 perchè garantiva un suono limpido e una diffusione su tutto il territorio nazionale.
Dopo l'introduzione della modulazione di frequenza (FM) e con l'avvento delle radio private la filodiffusione fu relegata sempre di più nella nicchia degli appassionati di musica classica.
La filodiffusione RAI include oggi sei canali, dei quali i primi tre irradiano le reti radiofoniche nazionali (Radio Uno, Radio Due, Radio Tre), il IV canale "Filomusic" che trasmette 24 ore al giorno musica leggera senza interruzioni pubblicitarie e i canali V-VI "Auditorium" che trasmettono musica classica in stereofonia.
La tecnica utilizzata dalla filodiffusione sfrutta un principio analogo a quello dell'ADSL: ecco, forse inconsciamente, ho ripensao alla filodiffusione perchè oggi c'è l'ADSL che ci porta le voci del mondo attraverso lo stesso sistema!



mercoledì 7 gennaio 2009

Il rogo chiude le feste

E anche quest’anno, nonostante la pioggia, Vallebona ha “consumato” il rito della Befana bruciata nel fuoco, costruita dai ragazzi del paese.
L’allegoria era indovinatissima: appoggiata su un pannello che rilevava un grafico degli andamenti finanziari, c’era scritto: «Borsa e Vallebona tutti a bagno!»
Lo spettacolo era accompagnato dalle ovazioni dei presenti, alternate dall’esplosione di petardi e piccoli spettacoli pirotecnici.
Eh, sì, la pioggia ha notevolmente ridotto le presenze rispetto agli anni scorsi, mancava soprattutto la Nocino Band formata dagli ottoni di Perinaldo, Vallebona e Borghetto San Nicolò, personaggi amici del nostro bravo musicista Martino Biancheri.
Su wikipedia si dice che rifiutando di accompagnare i Re Magi alla presentazione del Bambino Divino, pentitasi in un secondo tempo, una donna iniziò a peregrinare per le case per trovare Gesù, donando dolciumi ai bimbi buoni e carbone a quelli meno buoni.
Nell'immaginario è brutta ma buona, al contrario delle streghe.
Sentirsi chiamare befane ha sempre dato fastidio, ma in realtà è un appellativo da accettare. Non tutti credono a tutto, c'è chi ha bisogno di fare "l'esperienza" a suo rischio e pericolo per conoscere e trovare.
In fondo la donna che non ha voluto accompagnare i Re Magi ha fatto la sua scelta, l'ha pagata cara, ma ha pure espresso il suo bisogno di... libertà.
Ed è per questo motivo che la befana mi piace.
E a voi?
(Se mi arriva la foto scattata da un’amica la pubblico. Io ero senza macchina fotografica…)

martedì 6 gennaio 2009

Nel ventre dell'entroterra

La Liguria è formata da vallate longitudinali rispetto al mare. Si comincia dalla vallata di confine con la Francia, ovvero la val Roja, poi c'è la val Nervia, la val Verbone e via discorrendo.
Le strade che uniscono a monte o a mezza costa le vallate sono strade trasversali, serpeggianti, che si insinuano tra "riane" (ritani) e costoni della vallata stessa.
Da Perinaldo a Vallebona c'è la strada di Santa Giusta che sabato mattina ho percorso per recarmi da un luogo all'altro. Per me è estremamente poetica, perchè ha un tratto decisamente selvaggio che mi stacca da ogni forma di civiltà e di appartenenza.
E allora mi sembra di entrare nel ventre dell'entroterra e lo vivo ancora come poteva essere un tempo, ovvero naturale, pieno di muschi, licheni, sassi, acque, piante, brine che si formano e che si sciolgono quando il calore ha forza sufficiente per farlo, ma più che altro c'è quel senso di incontaminazione della natura di cui coloro che vivono in città non hanno minimamente consapevolezza.
Che spettacolo...
La forza della natura ti restituisce vigore e delicatezza al tempo stesso e ti fa capire cosa perdi ogni giorno dimenticando questa connessione con lei. Non si tratta di essere poeti per capire queste cose, ma semplicemente esseri umani coscienti di appartenere a questa meraviglia.



domenica 4 gennaio 2009

Ma tu che lingua parli?

Nell'arco di una stessa serata mi ritrovo a conversare con differenti tipi di persone e ho l'impressione di parlare con ognuna una lingua diversa.
Sì, è vero, gli argomenti cambiano e anche le lunghezze d'onda, ma a volte mi sembra di esprimermi in lingue dissimili, tanto che mi sorge il dubbio se quello che ho detto poco prima ha ancora senso o meno.
Forse la differenza dipende proprio dal livello di conversazione, per cui certi argomenti proposti a persone diverse dalle precedenti non hanno significato alcuno.
Questo fenomeno mi lascia sempre un pò perplessa...
Quando poi si tratta di andare in contraddizione con parte della tesi sostenuta per tutta la serata, allora perdo proprio la fiducia in me stessa.
In questa osservazione è tutto normale o c'è qualcosa che non va?

sabato 3 gennaio 2009

Si riparte

Il post che ho pubblicato il I gennaio ha battuto il record dei commenti: ben 11!
Era l'unico che non conteneva un mio pensiero, ma quello del Dalai Lama: forse è per questo che ha incontrato un buon successo...
Ripartire, tornare con i piedi per terra, fa un pò impressione.
Continuo a giocare a rimpiattino con il fatto che siamo ancora "sotto le feste", e ciò mi giustifica nel procrastinare determinati impegni.
E' che ho la sensazione che sarà dura far nuovamente fronte a tutto: in fondo in questo periodo ci siamo un pò addolciti e cullati in qualcosa di piacevolmente gradito alla nostra anima, ma tutto ciò sta per finire.
Si riparte (o si continua) con le divisioni politiche, con la guerra in Medio Oriente, con le brutte notizie quotidiane snocciolate a manetta e con quello smarrimento che ci impedisce di trovare una ormai perduta collocabilità.
Per carità, siamo abituati a questo stato di cose, solo che certi auguri che ci siamo fatti in questi giorni o la qualità di certi momenti trascorsi sembrano non essere più di questo mondo...
Con un pò di leggerezza e felicità dentro si vivrebbe senz'altro meglio!

giovedì 1 gennaio 2009

Meditazione di Capodanno

Generalmente l'arrivo dell'anno nuovo si condivide insieme ad un gruppo di amici.
E' a loro che dedico questa meditazione del XIV Dalai Lama, pubblicata su "La via della tranquillità - meditazioni per un anno" al giorno I gennaio:
"Amo gli amici, voglio più amici. Amo i sorrisi, questo è un dato di fatto. Come moltiplicarli, allora? Esiste una gran varietà di sorrisi: alcuni sono sarcastici, altri sono artificiali, di circostanza. Questi sorrisi non sono fonte di soddisfazione, ma piuttosto di timore o sospetto, mentre quelli genuini infondono speranza, freschezza.
Se vogliamo davvero un sorriso genuino, dobbiamo prima creare i presupposti perchè possa sbocciare."